Arriva il momento in cui ti stanchi di voler capire perché il mondo continui a metterti davanti qualcuno che non c’è. Arriva il momento in cui non te ne frega più niente se quella canzone esce alla radio quando siete insieme, non te ne frega più nemmeno se esce in ogni momento in cui accendi lo stereo, se te la mette la riproduzione casuale, se pure nei supermercati quando entri tu te la mettono perché, dài, una volta in più una in meno che ti frega, tanto la psicopatia è una bella cosa.
Arriva il momento in cui non te ne frega più niente se esiste un filo rosso, un destino, se esistono i segni, se esistono gli dei o non esiste niente. Arrivi a capire che il filo ce l’abbiamo noi in mano, e se qualcuno l’avesse voluto, lo avrebbe preso e tenuto.
Arriva il momento in cui ti stanchi anche di chiederti perché, ché tanto è uguale lo stesso. Quella canzone non la sentirai più come prima, quell’altra nemmeno.
Non sentirai più quell’insensata voglia di dare un senso a tutto. Arriva il momento in cui sai che se un senso non c’è è perché non deve esserci, ché tanto Vasco lo sa, un senso non ce l’ha.
Arriva il momento in cui ti stanchi pure di voler fare finta di non vedere tutte quelle cose che ti succedono, tanto ti succedono comunque. Quindi ci convivi e va bene così.
Arriverà il momento in cui tutte le cose, anche quelle più piccole, svaniranno e ritroverai il sole dentro di te.
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