Ho sempre la capacità di sentirmi un po’ chiunque, di immedesimarmi negli altri o di sentirmi come gli altri.
A volte mi sento un po’ Cristina Young e a volte un po’ Meredith Grey.
Oggi mi sono sentita come Meredith, che per anni ha cercato di salvare Derek dalla sua vita incasinata, dalla sua ostinata tendenza a non vedere chi l’amava davvero, della sua stupida cocciutaggine nel non vedere che nel “scegli me, ama me, prendi me” lei ci aveva messo tutto, e lui alla fine ha scelto di non saltare nel vuoto insieme a lei.
Ci sono voluti dieci anni, dieci anni di pianti, di casini, di stronzate per arrivare alla fine, in cui lei capisce che il suo sole non è Derek. Ma è lei, il sole.
Quel sole che illumina il passato, il presente ed il futuro, quel sole che infuoca le arterie e le iridi, quel fuoco che brucia tutto ma ne vale sempre la pena, perché senza quel sole nulla ha più senso.
Insomma, il sole sono io, ma non fare come Derek, che tanto quando lo capisci, muori.
E no, la luna non l’ho vista neanche ieri sera, ma tanto la luna sono io, e sono io anche il sole.
Oggi sono uscita e c’era profumo d’estate, e il cielo non mi è sembrato più così vuoto.
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