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avverbi, che dilemma


Gli avverbi esprimono il modo in cui accadono le cose, ma non sempre sono necessari.


Possono trasformare una frase noiosa in una ricca di emozioni e dettagli visualizzabili.


Gli avverbi più forti sono quelli che creano immagini vivide nella mente del lettore, ma...


Evita di utilizzare avverbi generici come "molto" o "bene". Opta invece per parole specifiche che dipingono un quadro dettagliato.


Esempio: "Corre veloce" diventa "Corre sfrecciando" oppure puoi mostrare subito l’azione con il verbo “Sfreccia”, che significa già “Corre veloce”.

Usare troppi avverbi può appesantire il testo.

Ricorda: meno è spesso di più!


Sceglili con saggezza e utilizzali solo quando è necessario per enfatizzare un'idea o un'azione.


Esempio: "Parlava piuttosto rumorosamente" diventa "Parlava a voce alta".


Evita di ripetere gli stessi avverbi più volte in una frase o in un paragrafo.


Inoltre, quelli che finiscono in -mente, sono da evitare il più possibile perché rendono la letturafastidiosamente fastidiosa!


Esempio: "Camminava lentamente, guardando attentamente intorno a sé" diventa "Camminava con passo felpato, scrutando con occhi vigili l'ambiente circostante". “Camminava lentamente” può essere anche un semplice e conciso “Passeggiava”.

Ricorda, gli avverbi sono utili alle descrizioni ma ci sono tanti modi per rendere la stessa idea mostrando ciò che accade. Sceglili con cura, posizionali strategicamente e dosali con attenzione. Sperimenta e gioca con le parole per creare un effetto magico nel cuore dei tuoi lettori!




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