Trentatré anni sono tanti e a me sembra ancora di averne diciotto.
Ti dicono che dopo i diciotto gli anni scorrano velocissimi, senza mai più fermarsi, e a io a quei diciotto ci volevo arrivare prima di chiunque altro.
Ci volevo arrivare per milioni di motivi e tanti erano le cose che subivo dalle persone, da quelli che consideravo amici, da chi mi stava vicino e in realtà non lo faceva davvero.
Quando sono arrivata ai diciotto pensavo che la vita fosse finalmente arrivata ma in realtà era soltanto un giorno diverso da un altro, e quei diciotto non sono serviti a cambiare molte cose.
Avrei dovuto cambiare strade, persone, numeri di telefono e invece sono rimasta sempre la stessa per un bel pezzo.
Sono rimasta quella bambina che credeva nei sogni senza il coraggio di andarseli a prendere.
E io a quella bambina tre anni fa l’ho guardata negli occhi e le ho chiesto dove fosse finita, dove si fosse cacciata, perché la vita era là fuori e io la stavo vivendo solo all’interno.
Trentatré anni sono tre anni in più di trenta e in questi tre anni sono cambiate tante cose e sono cambiata anch’io.
Forse ogni tanto devo tornare indietro a cercarmi perché mi sono fermata in qualche vetrina a guardare se il mio riflesso è ancora lo stesso che vorrei vedere.
Forse ogni tanto devo alzare gli occhi per ricordarmi che c’è sempre il cielo a guardarmi e la luna e il sole e tutto ciò che ci gira intorno.
Forse trentatré anni per chi è già grande sono pochi e per me invece sono sempre tanti, perché per strada ne ho persi un sacco.
Forse però, la vita me la posso ancora scegliere e quindi auguri a me e a un anno in più in cui ho fatto qualcosa per essere felice.
♥️
Da mezzanotte a mezzanotte un regalo lo faccio io a voi, perché mi fate piangere e ridere, emozionare e stare male.
𝘘𝘶𝘦𝘭 𝘴𝘢𝘭𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘷𝘶𝘰𝘵𝘰 è gratis per tutto il mio compleanno.
Grazie a chi lo legge, a chi si emoziona e a chi si ritrova.
𝘚𝘤𝘳𝘪𝘷𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘮𝘦 𝘮𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘷𝘰𝘪.🌙
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