Tempo fa su Instagram, avevo parlato della mia postazione di scrittura. Per anni ho cambiato casa e posti in cui poggiare il mio adorato MacBook Air, acquistato dopo anni di lavoro, per scrivere i miei libri o annotare i miei pensieri.
Oggi, 23 giugno, vi scrivo finalmente dalla mia nuova scrivania. Non ne avevo una da quando avevo vent'anni, forse, quindi da più di dieci anni.
Ho sempre amato le scrivanie, grandi, piccole, con le mensole o con la libreria, e per questa cameretta, ne ho dovuto cercare una che stesse bene con l'armadio, non troppo grande per l'angolo in cui sarebbe dovuta entrare.
Ho aspettato mesi per poterla acquistare, scegliendone uno in cui avere meno spese e, finalmente...eccola qui. Ho acquistato anche la sedia, rigorosamente rosa antico, di velluto e a fiori. L'ho trovata facendo molte ricerche su Amazon, confrontando prezzi e comodità.
Avevo preso tempo fa, anche uno specchio da scrivania su Shein, e come potevo prenderlo, se non a forma di mezzaluna?
Amo già questo piccolo angolo in cui potermi rifugiare, studiare, leggere e scrivere.
Voi ne avete uno tutto vostro?
Mi piacerebbe conoscerli tutti e già ne vedo tanti sui social che mi piacciono da morire.
Vi seguo e vi vedo nei vostri spazi curati nei minimi dettagli e finalmente posso farlo anch'io.
Sto scrivendo un sacco, alcuni capitoli alla volta, ma più costantemente rispetto a prima.
Non sono molto presente ultimamente online, mi sto prendendo tutto il tempo necessario per ricaricare le pile scariche.
È un momento difficile per l'umanità, le guerre nel mondo e quest'ultima che riguarda l'Ucraina. Andrò controcorrente dicendo che non sono d'accordo sull'operato del governo europeo e americano. Non sono d'accordo sull'operato di Putin, ma sono consapevole che tutte queste scelte stanno mandando in crisi l'economia europea (già fortemente in crisi) e a rimetterci, purtroppo, siamo soltanto noi.
Vi parlo di quest'argomento, perché mentre là fuori la vita procede quasi come se nulla fosse per tanti, per alcuni invece si è fermata da quasi due anni.
Sono stati due anni lunghi ed estenuanti. Tanti di noi hanno avuto bisogno di seguire percorsi di terapia e vorrei tanto cominciarne uno per sapere come uscire da questo stallo che si è creato nella mia mente.
Parlo di stallo mentale e fisico.
Anche il corpo ne ha risentito, la pandemia ha rivoluzionato le nostre abitudini e io per prima, sono stata travolta da quest'ondata di caos.
Avevo trovato una pace mentale e fisica con me stessa nel 2019, dopo il periodo più buio della mia vita e la pandemia ha cambiato ancora le carte in tavola.
Voi non avete paura del futuro?
Perché io ne sto avendo tantissima e non so più in che direzione proseguire.
Ogni giorno mi sveglio e faccio poche cose, quelle che riesco a gestire più facilmente.
Scrivo, leggo, vado al mare.
Lavoro a pochi progetti e sto cercando di riprendere con la fotografia.
Ho acquistato dei corsi e dei libri per studiare ed è quello che pian piano sto inserendo nelle mie abitudini.
Non so come guardare al futuro e non so come usciremo da questa situazione sempre più critica.
So soltanto che mi impegnerò per non perdermi la bellezza di ciò che ogni giorno potrà regalarmi la vita.
E poi c'è il mare.
Per fortuna, c'è il mare.
Vi abbraccio,
Ilaria
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