Ciao, volevo dirti che ti penso ancora, ma ho lasciato andare il dolore di non averti più qui. Ho smesso da un bel po’ di guardare se pubblichi qualcosa, ho smesso di voler sapere se stai bene o sei stai male, chiedo solo se ti stai divertendo, se sorridi, a volte non chiedo proprio niente, chiedo solo se sei vivo. Chiedo solo se è una giornata in cui riesco a farlo.
Volevo dirti che avrei voluto le cose facili, una vita facile, un amore facile, ma purtroppo non ho mai avuto nessuna di queste tre cose.
Volevo dirti che avrei voluto meno empatia e più vaffanculo, ma nonostante i vaffanculo, l’empatia prevale sempre.
Volevo dirti che avrei voluto tenerti e non lasciarti, che avrei voluto che le cose andassero bene e non male.
Avrei voluto che fossero semplici e non complicate.
Avrei voluto non avere un punto debole, ma purtroppo esiste anche quello.
Avrei voluto combattere i mostri in maniera diversa e non mettermi a ballarci insieme, ma se non li affrontassi continuerei ad averceli dentro.
Volevo dirti che ho ancora dei giorni di luna, in mezzo a quelli di sole, e che non posso farci niente. Posso solo spegnermi, non parlare, non pensare, non volere niente.
Volevo dirti che sono nata per combattere e non per arrendermi, quindi non preoccuparti se pensi che non possa superarli.
Volevo dirti che ti ho desiderato un sacco, ma forse non abbastanza.
Volevo dirti che Gotten mi fa ancora piangere in questi giorni di luna e mi fa sorridere in quelli di sole, ma non preoccuparti, ne ascolto anche tante altre.
Comunque volevo dirti tantissime cose, ma le scrivo qua perché tanto non posso più dirtele.
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